ABBIAMO PERDUTO IL SIMILE

Arkadiis

22 Ottobre 2015
Inizio spettacolo ore 21:15, durata spettacolo 20 minuti

Foto ABBIAMO PERDUTO IL SIMILE

«Lo so che voi sapete chi era Pier Paolo Pasolini e cosa rappresentava, però voglio ripeterlo. Voglio ripeterlo anche per consolarmi un po’ della sua morte atroce. Voglio dirvi cioè cosa abbiamo perduto. Abbiamo perduto il diverso. Ma in che senso abbiamo perduto il diverso? Abbiamo perduto un uomo coraggioso, molto più coraggioso di tanti suoi concittadini e coetanei. Quest’uomo coraggioso era diverso, sì, e la sua diversità consisteva nel coraggio di dire la verità. Abbiamo perduto dunque un testimone, un testimone diverso. Perché diverso ancora? Perché in un certo modo egli cercava di provocare delle reazioni attive e benefiche nel corpo inerte della società italiana. La sua diversità consisteva proprio in questa provocazione benefica, dovuta a una sua assoluta mancanza di calcoli, di compromessi, di prudenza. Egli era diverso in quanto era appunto disinteressato. Poi abbiamo perduto anche il simile. Cosa intendo per simile? Intendo che lui ha fatto delle cose, si è allineato nella nostra cultura, accanto ai nostri maggiori scrittori, ai nostri maggiori registi. In questo era simile, cioè era un elemento prezioso di qualsiasi società. Qualsiasi società sarebbe stata contenta di avere Pasolini tra le sue file. Abbiamo perso prima di tutto un poeta. E poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo. Quando sarà finito questo secolo, Pasolini sarà tra i pochissimi che conteranno come poeta. Il poeta dovrebbe esser sacro». (Discorso di Alberto Moravia ai funerali di Pasolini)

a quarant’anni dalla morte
un omaggio a Pier Paolo Pasolini
scomparso il 2 novembre 1975
letture a cura di Giulio Costa e Monica Pavani
produzione Arkadiis

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