La vita ferma: sguardi sul dolore del ricordo

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Riccardo Goretti, Alice Redini, Simona Senzacqua

09 Dicembre 2016
Inizio spettacolo ore 21:15, durata spettacolo 120 minuti

Foto La vita ferma: sguardi sul dolore del ricordo

La vita ferma è un dramma di pensiero. La sua gestazione ha avuto in me i tempi faticosi della rivelazione lenta e sommersa. Per arrivare a centrarne il ‘dramma di pensiero’ ho buttato via più materiale di quello che resta, che per me è il punto di concentrazione di un racconto attorno al problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante, gestione interiore dei morti”, afferma Lucia Calamaro, scrittrice e regista dello spettacolo.
Non la morte dunque, ma i morti, il loro modo di esistere in noi e fuori di noi, la loro frammentata frequentazione interiore e, soprattutto, il rammendo laborioso del loro ricordo sempre così poco fedele a chi non c’è più e così profondamente reinventato da chi invece ancora c’è.
Una riflessione aperta sul lutto, la cui elaborazione spesso richiede l’intervento di un racconto, anche di uno piccolo come questo, a sdoganare il diritto di affermare la tragica e radicale insostituibilità di ogni oggetto d’amore perduto, di ogni persona cara scomparsa.

"So che in questo racconto, da qualche parte, abita una riabilitazione più o meno dichiarata di una poetica del pathos. Questo termine soffre oggi di un discredito generale, si elogia l’approccio senza pathos di temi di una gravità impossibile, come se il patetico fosse diventato l’osceno. Io non sono più d’accordo. E fosse anche osceno, ne sento il bisogno. Quest’affetto, il pathos, parente feroce di pietà e compassione è secondo me l’unico capace di incarnare e raccontare i disastri che compongono in parte una vita e la natura scandalosa, e qui sì oscena, del diktat dell’oblio".
Lucia Calamaro

scritto e diretto da Lucia Calamaro
con Riccardo Goretti, Alice Redini, Simona Senzacqua
assistenza alla regia Camilla Brison
scene e costumi Lucia Calamaro
contributi pitturali Marina Haas
direttore tecnico Loic Hamelin
accompagnamento e distribuzione internazionale Francesca Corona
produzione Sardegna Teatro, Teatro Stabile dell’Umbria
in collaborazione con Teatro di Roma, Odéon - Théâtre de l’Europe, La Chartreuse - Centre national des écritures du spectacle
con il sostegno di Angelo Mai e PAV

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